GIUSEPPE CHIARI

Musica, Arte, Fluxus

Evento

Fluxus Biennial 2010-2011

V fluxus - Giuseppe Chiari

20/04/2011

Progetto

FLUXUS BIENNIAL 2010-2011

730 giorni hic et nunc

a cura di Achille Bonito Oliva


V fluxus


Giuseppe Chiari

Dal 29 aprile al 12 giugno 2011

 

 


29 aprile, ore 19 Inaugurazione

AuditoriumArte - Auditorium Parco della Musica di Roma

 

 

29 aprile, ore 21 After Fluxus - Performance

 



Alvin Curran

"Chiari ossia dj Beppe meets King Kong da Beethoven"

Teatro Studio ore 21 - Biglietti 5 euro


Il progetto FLUXUS BIENNIAL, curato da Achille Bonito Oliva per l’Auditorium, è strutturato in una serie di “piccole grandi mostre” di alcuni protagonisti di Fluxus. Attorno a ogni appuntamento espositivo è abbinato un calendario di concerti e performance, storiche e contemporanee, che coinvolgono artisti ai quali viene chiesta una rilettura di quello spirito di immediatezza e di relazione/interazione con l’individuo alla base della filosofia e dell’estetica “intermedia” Fluxus. Dopo George Maciunas, George Brecht, Wolf Vostell e Nam June Paik sarà la volta di Giuseppe Chiari.


La mostra, allestita in AuditoriumArte, si inaugurerà il 29 aprile e resterà aperta al pubblico fino al 12 giugno.

Dopo l’inaugurazione della mostra il 29 aprile, alle ore 21 in Teatro Studio, si terrà la performance live di Alvin Curran "Chiari ossia dj Beppe meets King Kong da Beethoven". La serata è uno degli eventi di Afterfluxus, il ciclo di performance e spettacoli organizzati in occasione delle mostre fluxus.


La mostra di Giuseppe Chiari ideata per lo spazio espositivo dell'Auditorium Parco della Musica nasce dalla considerazione che nella sua attività artistica musica e parola hanno sempre viaggiato su due binari paralleli, spesso incrociandosi e scambiandosi l'una con l'altra. Sostenitore dell'interazione tra musica, linguaggio, gesto e immagine, Chiari ha infatti elaborato azioni concepite come brevi brani che confluiscono, di volta in volta e senza un ordine prestabilito, in complesse pièces musicali, tese a esaltare la libertà espressiva e il concetto di indeterminazione del fare artistico. Chiari ha infatti composto "musica d'azione" basata su un complesso metodo di esecuzione che, accanto agli strumenti tradizionali, assume come componenti essenziali elementi sonori casuali o aleatori (acqua, foglie secche, sassi) che offrono lo spunto per rielaborazioni e azioni che trovano proprio nella casualità e nell'improvvisazione la costante essenza della sua ricerca (Gesti su un piano, 1962; La Strada, 1965; Suonare la città, 1965).

La mostra presenta due installazioni che hanno come protagonista due pianoforti, naturalmente manipolato e denaturato dall'intervento dell'artista. Alle pareti un compendio delle note partiture di Chiari, da quelle storiche degli anni Sessanta a quelle più recenti degli anni Ottanta e Novanta. Queste partiture mostrano l'evoluzione del suo lavoro, anche pittorico, in cui i segni delle note o le rappresentazioni grafiche dei gesti da compiere assumono un'evidenza visiva tale da imporsi anche quali immagini autonome, e puri prodotti visuali, fino alle realizzazioni più pittoricamente elaborate della maturità che vedono l'uso del collage unito a segni, scritte e timbrature su pentagrammi e spartiti.


Giuseppe Chiari (1926 – 2007) è uno dei massimi compositori e artisti concettuali italiani del XX secolo. Nato a Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria, si è dedicato alla musica studiando pianoforte e composizione. Attratto in particolare dalle esperienze di John Cage, Chiari ha cominciato a interessarsi a ricerche sperimentali di musica visiva.

Importanti per lo sviluppo artistico di Chiari furono, nei primi anni sessanta, l’incontro con Silvano Bussotti, il confronto con le ricerche di poesia concreta del Gruppo 70 e infine i profondi contatti con gli esponenti newyorkesi del movimento internazionale Fluxus, al quale l’artista aderì partecipando, nel 1962, al Fluxus internationale Festspiele neuester Musik di Wiesbaden in Germania. Dalle prime partiture, Chiari è giunto a sperimentare mezzi espressivi diversi: dai collages a soluzioni pittorico-gestuali elaborate con segni, scritte e timbrature su pentagrammi, spartiti, fotografie, che trovano negli anni Ottanta piena e matura espressione.


After Fluxus

Performance di Alvin Curran

"Chiari ossia dj Beppe meets King Kong da Beethoven"

Teatro Studio ore 21 Biglietti 5 euro


Compositore e performer in linea con la tradizione americana di musica sperimentale, Alvin Curran sarà protagonista di un concerto performativo dedicato a Giuseppe Chiari, dal titolo “Chiari ossia dj Beppe meets King Kong da Beethoven”. Pioniere del campionamento elettronico, fondatore nel 1965 a Roma, insieme a Rzweski e Teltebaum, del gruppo Musica Elettronica Viva, Curran è autore di opere-performance poetiche per sintetizzatori, voce, suoni naturali su nastro e oggetti rinvenuti, quali conchiglie, corni, armoniche a bocca, che furono eseguite in tutta Europa e negli Stati Uniti. Per la performance in Auditorium Curran mescolerà liberamente alcune composizioni di Chiari con un live-set elettronico, basato sul suo celebre lavoro TransDadaExpress.


Info Mostra

AuditoriumArte

Ingresso libero - Tel. 06-80241281 

www.auditorium.com

Orario: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 21; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 21

Ingresso gratuito


Ufficio stampa Fondazione Musica per Roma - 06-80241574-231-228-261

Comunicato Stampa